Palmanova

Palmanova (Palme in friulano[4]) è un comune italiano di 5.396 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Città fortezza costruita dai veneziani nel 1593, è chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte. Dal 1960 è monumento nazionale.

Si trova in una posizione centrale nella regione Friuli-Venezia Giulia, nel punto di incontro tra l'autostrada A23 Udine-Tarvisio e A4 Torino-Trieste; si trova inoltre a 20 km da Udine, 28 km da Gorizia, 55 km da Trieste.

Storia

Nel 1521 la Repubblica di Venezia stipulò con l'Austria il Trattato di Worms, ponendo fine ad una lunga e logorante guerra che era costata alla Serenissima la fortezza di Gradisca (1511). Il Trattato di Worms stabilì dei confini piuttosto anomali, a "macchia di leopardo", con enclavi veneziane situate all'interno dei territori assegnati agli Asburgo e possedimenti austriaci individuati nel cuore del territorio veneziano, determinando una situazione di forte instabiltà e ambiguità nei confronti dello storico nemico della Serenissima. La Repubblica di San Marco era particolarmente vulnerabile lungo il suo delicato confine orientale, e simili sistemazioni non potevano che accrescere la tensione e le rivendicazioni territoriali, in un clima geopolitico reso molto difficile delle incursioni degli Ottomani (1477, 1478) giunti a saccheggiare e incendiare Treviso nel 1499. In questo clima di incertezza e di preoccupazione per l'integrità territoriale veneziana, il Senato della Repubblica decise la costruzione di una fortezza, in un punto vicinissimo al confine con gli Asburgo, in una lingua del territorio compreso tra Udine e Marano (città fortificate in mano a Venezia) incuneato in territorio austriaco. Alla realizzazione del progetto prese parte un’equipe di ingegneri, trattatisti, esperti architetti militari facenti capo all'Ufficio Fortificazioni di Venezia, tra i quali il soprintendente generale Giulio Savorgnan, principale progettista della fortezza. Il 7 ottobre 1593 venne posata la prima pietra per la costruzione della nuova fortezza e Marc’Antonio Barbaro fu nominato primo Provveditore Generale di Palma.

probabilmente risalente al 1600.

Durante il periodo veneto la fortezza fu dotata di due cerchie di fortificazioni con cortine, baluardi, falsebraghe, fossato e rivellini a protezione delle tre porte d’ingresso alla città. Palmanova fu concepita soprattutto come macchina da guerra: il numero dei bastioni e la lunghezza dei lati furono stabiliti in base alla gittata dei cannoni del tempo. Nel 1797 un maggiore austriaco entrò con l’inganno in fortezza e riuscì a conquistare Palmanova, ma gli austriaci non ebbero il tempo di godere la loro conquista in quanto i francesi si ripresero la fortezza. Dopo la pace di Campoformio Palmanova ritornò nuovamente agli austriaci che la tennero per qualche anno; nel 1805 i francesi rioccuparono la città stellata e in questo periodo fu realizzata la terza cerchia di fortificazioni con le lunette napoleoniche. Nel 1814 Palmanova ritornò agli Asburgo.
Durante il dominio austriaco (1815-1866) fu costruito il Teatro Sociale, destinato a diventare fucina di valori risorgimentali: nel 1848 i cittadini della fortezza, con in testa il generale Zucchi, si sollevarono contro gli austriaci, assumendo il controllo della città e subendo un lungo assedio.
Nel 1866 Palmanova venne annessa al Regno d'Italia. Durante la Prima guerra mondiale la fortezza fu centro di smistamento e rifornimento per le truppe sull'Isonzo, nonché sede di ospedale da campo; dopo la rotta di Caporetto Palmanova fu incendiata dalle truppe italiane in ritirata. Alla fine della Seconda guerra mondiale l’Arciprete Giuseppe Merlino fece recedere i tedeschi in ritirata dalla decisione di far brillare i depositi di munizioni ed esplosivi, operazione che avrebbe probabilmente causato la distruzione di gran parte della città. Con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1960 Palmanova fu proclamata “Monumento Nazionale”.   fonte: Wikipedia

Monumenti e uoghi d'interesse

  • Le tre porte monumentali che permettono l'accesso alla città (Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia)
  • Piazza Grande, spazio perfettamente esagonale nel centro del quale si erge un basamento in pietra d'Istria, dal quale s'innalza l'alto stendardo, da tempo immemorabile testimone delle vicende storiche della fortezza e simbolo della fortezza stessa, comunemente chiamato Mario dai Palmarini. Su di essa si affacciano tutti i principali edifici.
  • Il Duomo di Palmanova (1615-1636), che si affaccia sulla Piazza Grande e rappresenta il miglior esempio di architettura veneziana in Friuli. All'interno, si può notare la pala dell'Annunciazione, opera di Pompeo Randi.
  • Il Civico museo storico di Palmanova, importante punto di partenza per avere una visione generale della complessa struttura urbana e del sistema fortificatorio della fortezza, dove le raccolte sono esposte in ordine cronologico dall’anno di fondazione alla prima Guerra Mondiale, allo scopo di creare un racconto storico che riassuma i quattro periodi della storia di Palmanova: veneziano, napoleonico, austriaco, italiano.
  • Il Museo storico militare ha sede sul dongione di Porta Cividale e raccoglie uniformi, cimeli e documenti inerenti ai Corpi e le Unità avvicendatesi a Palmanova dal 1593 alla seconda Guerra Mondiale. Da qui parte l’affascinante itinerario sul sistema fortificato che circonda la città. Le fortificazioni sono costituite da: a) Cortina: è uno dei lati dell’ennagono della fortezza. Le porte di accesso alla città sono ubicate al centro di tre cortine; b) Cavaliere: postazione elevata sulla cortina per le artiglierie di più lunga gittata; c) Loggia (ubicata sull’angolo destro del bastione): all’interno sono visibili fotografie e riproduzioni di armi dell’artiglieria veneziana del secolo XVII; d) Baluardo o bastione: terrapieno dalla caratteristica forma a punta di freccia, munito di piazzetta per l’artiglieria e di riservette per il deposito delle polveri; e) Loggia (situata sul lato sinistro del baluardo): ricovero dotato all’interno di un caminetto e di un’ampia sortita che scende verso il fossato; f) Falsabraga: terrapieno parallelo alla cortina per occultare gli spostamenti delle truppe dalle fortificazioni interne a quelle esterne; g) Fossato: cunetta che separa la prima cerchia di fortificazioni dalla seconda linea difensiva veneziana; h) Rivellino: terrapieno a foggia di bastione ubicato esternamente in asse alla cortina e protetto da fossato secco; i) Lunetta: terza linea difensiva aggiunta da Napoleone, posta esternamente lungo l’asse dei baluardi. Ha casamatta centrale con le postazioni dei cannoni da fortezza ed è protetta ai lati da due locali in pietra con volta coperta. La lunetta è raggiungibile attraverso la strada esterna o attraverso un suggestivo percorso sotterraneo in galleria o mina, ubicata lungo la strada coperta vicino al fossato.   fonte: Wikipedia


Eventi

  • Sapori di Storia, Storia di Sapori, maggio, stands eno-gastronomici, esposizione di prodotti di aziende del territorio, fiera-mercato
  • Guarda Che Luna, note immagini e brindisi a Palmanova, giovedì, venerdì e sabato sera dei mesi di giugno, luglio ed agosto, musica e cinema in piazza, mostre d'arte, visite guidate alla Fortezza, concorsi di bellezza, degustazioni di vini
  • Rievocazione storica, la seconda domenica di luglio, si svolge dagli anni settanta[10]
  • Mostra mercato di stampe antiche, agosto, presso la Polveriera Napoleonica di Contrada Foscarini
  • Anniversario della fondazione della Fortezza, 7 ottobre, coincide con la data del Santo Patrono che è Santa Giustina
  • Fiera dei sapori Friulani, ottobre, stands enogastronomici con esposizione di prodotti di aziende del territorio; pedalata dei sapori; Luna-Park; fiera-mercato; Non solo sposi
  • Mercatini di Natale - “Palma on ice”, dicembre